Il Libro
Sull’Yijing si sa tanto ma non tutto, ad esempio non si sa chi l’abbia scritto, rimane il fatto che è un libro estremamente misterioso, che porta chi lo consulta a comportarsi bene, a migliorarsi giorno dopo giorno.
L’Yijing è un libro che permette di conoscere il futuro, o meglio che permette, se lo desideriamo, di condurci sulla buona strada. Questo volume ha fra gli obbiettivi la maggior aderenza possibile alla tradizione e la fruibilità e quindi la capacità di rendere il più possibile comprensibile la risposta dell’oracolo. Un altro aspetto è la capacità di operare su più livelli, significa che a fronte di una domanda la risposta che ne deriva può non riguardare solo quell’argomento ma, con la stessa risposta spiega e chiarisce aspetti della vita corrente della persona che pone la domanda, stupisce il fatto che la risposta è rispetto a una una domanda che non c’è.
Dove acquistarlo:
Le note degli autori:
M° Gaspare Errigo:
“Sono approdato per la prima volta all’Yijing attraverso il karate: devo molto all’Yijing, devo molto al karate” .
Chissà se lo stesso oracolo aveva previsto che “altri tre e per di più occidentali” si fossero un giorno avventurati a cercare di tradurlo per capirlo un po’ di più; sto parlando dell’Yijing, uno dei libri più antichi che la Cina vanti.
L’Yijing è un libro che permette di conoscere il futuro, o meglio che permette, se lo desideriamo, di condurci sulla buona strada. Sono ormai quasi quarant’anni che lo leggo, lo studio, lo seguo, lo ascolto come se mi parlasse, perché, quando faccio una domanda e non comprendo esattamente la risposta, le sue frasi oracolari mi rimbombano nella mente finché non trovo la soluzione, finché non lo “capisco”.
I trentasei stratagemmi allegati, e appena accennati, sono stati inseriti per fornire un ulteriore contributo
all’interpretazione pratica del testo principale, così come il capovolgimento degli esagrammi, l’analisi dei trigrammi nucleari e la tabella numerata a pagina: XX tutti strumenti per mettere in moto la quinta essenza dell’intuito per ottenere il massimo consiglio.
Sull’Yijing si sa tanto ma non tutto, ad esempio non si sa chi l’abbia scritto, rimane il fatto che è un libro stremamente misterioso, che porta chi lo consulta a comportarsi bene, a migliorarsi giorno dopo giorno.
Tornando a noi, quando decisi di cominciare questa avventura legata alla traduzione del testo, dal momento che ho
conoscenza della lingua cinese, proposi agli amici Renzo Teglia, e Stefano Poggi, se volevano accompagnarmi in questo viaggio.
Il primo, per un notevole interesse al mondo astronomico e scientifico, il secondo per una spiccata sensibilità nonché conoscenza nel campo storico, semplicemente accettarono ed è per questo che non smetterò mai di ringraziarli dal profondo del mio cuore.
I pomeriggi, le sere, i giorni interi dedicati a questo lavoro ormai non si contano più, ma mai ci siamo sentiti stanchi o demotivati, anzi, chi ha assistito da lontano non ha rifiutato di aiutarci e per questo tra gli altri ringrazio i maestri di karate Sebastiano Custodero e Andrea Vignali, il professore Michele Oliva, che da Messina mi ha procurato dell’ottimo materiale da consultazione, Federica Poini, giovane e brillante architetto e designer che si è prestata al progetto grafico della copertina, Alessandra Poini giovane medico agopuntore, per il profondo apporto teorico sulla medicina tradizionale cinese, Daniela Mocellin e Mariantonia Peddoni, per l’attenta visione del testo e relative correzioni.
I contributi nel riformulare in termini nostrani alcune risposte delle linee mobili del prof Teglia e del maestro Poggi sono stati fondamentali; la vita è la vita ed ognuno di noi se vuol dare senso a questa meravigliosa avventura lo può fare: saggi si nasce o si diventa? In attesa di una risposta, di certo rimane questo misterioso e stupefacente libro.
Mi scuso per eventuali errori e sono a disposizione per qualsiasi critica.
Dedico questo libro ai miei genitori e a mia figlia Annalisa.
Gaspare Errigo, dottore in storia orientale, Università di Bologna facoltà di lettere e filosofia, è sinologo e maestro di arti marziali, ha soggiornato in Giappone per lo studio del karate e in Cina frequentando l’Università di Lingua e Cultura di Pechino e varie scuole di arti marziali.
Ha fondato la scuola Ken Shin Do (Okinawa Den Karate Kodokan).
Stefano Poggi:
Da migliaia d’anni i cinesi interrogano il “Libro dei mutamenti” separando e contando i 50 meno 1 steli di millefoglie , o molto meno prosaicamente, tirando le 3 monete.
Da sempre l’oracolo che dimora nell’ “Yijing” risponde proponendo un esagramma mutevole o a volte un esagramma che non muta.
E sempre un saggio viene chiamato a interpretare il responso dell’oracolo.
Nell’interpretazione si cela tutto il mistero e la difficoltà di questo libro millenario, seguendo gli studi di testi cinesi dell’ “Yijing” e di testi di comunità cinesi (fuori dalla Cina) fatti dal Dott. Gaspare Errigo, mi si è palesata l’idea che esistono 2 linee guida nei testi esistenti.
I testi che seguono la 1^ classificazione hanno il testo originale classico con le sole spiegazioni , anche articolate a margine, quindi versioni dove l’interpretazione non ha la forza della predizione, ma indirizza l’analisi dando consigli molto mirati.
Sono spesso testi di grande fascino (come la versione di R. Wilhelm) risultano ermetici nella risposta e chiarissimi a cose avvenute. Credo che sia in questa analisi a posteriori il loro straordinario potere seduttivo.
Sono testi per pochi maestri dotati di grandissima cultura, capaci di profonde meditazioni e con intuizioni che sconfinano nel paranormale, penso a uomini completamente calati nella cultura cinese, e quindi immersi in un mondo dove la parola coincide con un ideogramma che mantiene vigile nel tempo il suo profondo valore simbolico, infatti mentre le nostre parole sono ormai solo un ordinato susseguirsi di lettere il cui simbolismo si è molto impoverito, il simbolismo degli ideogrammi apre spazi interpretativi vastissimi, nei quali i grandi saggi cinesi
misuravano e ancora misurano, il loro sapere.
I testi che seguono la 2^ classificazione, oltre ad avere il testo classico e le spiegazioni hanno, per ogni esagramma, una serie d’indicazioni con il carattere tipico della predizione, questa impostazione nei testi cinesi è molto comune, quasi una costante.
Nella migliore delle ipotesi, sono testi frutto di un lavoro secolare di analisi verificate a cose fatte, tramandate da maestro ad allievo, dove costanti sono state le modifiche e gli arricchimenti di note.
Questa impostazione ha generato, a fronte di ogni esagramma, un ventaglio di argomenti e per ogni argomento una serie di note; in pratica per ogni esagramma si crea una banca dati. La risposta che si determina richiede un’attenta analisi della banca dati dell’esagramma interessato; questo modo di procedere è solo in apparenza più semplice del precedente, anche in questo caso l’interpretazione implica doti non comuni.
Se mi si chiede se, a fronte di una qualsiasi domanda, la risposta dell’ “Yijing” è sempre corretta, rispondo : SI.
Le mie esperienze personali maturate in anni di analisi fatte a posteriori, percorsi interpretativi fatti su interrogazioni altrui, mi hanno completamente convinto della infallibilità del “Libro dei mutamenti”.
Se mi si chiede se, a fronte di una risposta dell’ “Yijing” attraverso l’individuazione di un esagramma, che può o meno mutare, la mia interpretazione è corretta, rispondo: ABBASTANZA CORRETTA.
Il lavoro che abbiamo intrapreso, su questo grande classico della cultura cinese, ha fra gli obbiettivi la maggior aderenza possibile alla tradizione e la fruibilità e quindi la capacità di rendere il più possibile comprensibile la risposta dell’oracolo.
Un altro aspetto è la capacità di operare su più livelli, significa che a fronte di una domanda la risposta che ne deriva può non riguardare solo quell’argomento ma, come mi ha più volte spiegato il dott. Gaspare Errigo, con la stessa risposta spiega e chiarisce aspetti della vita corrente della persona che pone la domanda, stupisce il fatto che la risposta è rispetto a una una domanda che non c’è.
L’oracolo dell’ “Yijing” insinuandosi nel vissuto dell’interrogante può fornire 2 indicazioni con 1 sola risposta, la 1^ a fronte di una domanda reale e consapevole e la 2^ riferita a una richiesta inconscia e/o di un pericolo incombente.
Il dott. Errigo ha proposto di associare all’” Yijing” il “Libro dei 36 stratagemmi” le finalità della proposta sono nella necessità pratica di fornire uno strumento per “cosa fare” dopo aver interpretato la risposta del “Libro dei Mutamenti”.
La scelta è caduta sul “Libro dei 36 Stratagemmi” perché in molte parti di esso si fa riferimento all’“Yijing”, e quindi vi è una correlazione fra i due testi, perciò dovrebbe facilitare l’individuazione del modo più armonioso di agire sull’interpretazione del responso dell’Yijing.
La possibile dinamica della “domanda / risposta” dovrebbe essere come segue:
a) Domanda all’Yijing
b) Risposta dell’Yijing
c) Interpretazione, analisi dei trigrammi nucleari in rapporto alla teoria dei cinque elementi
d) Scelta della strategia per applicare le indicazioni date dai due libri.
Questa metodologia può avere un problema, quello di mischiare il sacro col profano, infatti il libro dei mutamenti è considerato e quindi con finalità etiche in armonia col creato, mentre per il libro dei trentasei stratagemmi il fine giustifica i mezzi.
Chiedere ai santi e comportarsi da briganti è uno dei caratteri distintivi del genere umano ma non necessariamente la consultazione del libro dei 36 stratagemmi implica assumere comportamenti eticamente discutibili.
Questo argomento ha generato una vivace conversazione con Renzo e Gaspare che si potrebbe sintetizzare con una domanda: come giudicare chi dovendo affrontare una situazione particolarmente spinosa attua delle azioni tipo “guerra preventiva”?
Al termine di questo lavoro avverto uno smarrimento che mi porta a domande retoriche che solo una consapevole onestà interiore mi permette di riproporre.
Noi, inteso come genere umano, chi siamo?
Perché siamo qui?
Che senso ha la nostra vita?
Il nostro io profondo che cosa deve capire?
Deve espiare?
Deve imparare?
Siamo qui per portare un messaggio?
Perché in alcuni uomini albergano i demoni e in altri la genialità e in altri ancora una sciatta pochezza?
Mistici e scienziati da sempre si interrogano e danno risposte che la mente umana, nella sua razionalità apparente, ascolta dubbiosa.
E comunque l’uomo continua a cercare.
In questo caos che non accenna a placarsi, dove l’armonia pare una meta lontana, ci sono pochissime eccezioni, l’Yijing sembra una di queste.
Renzo Teglia:
Con Gaspare ci conosciamo da tempo, con lui ho cominciato a frequentare la palestra per studiare prima il Taijiquan poi il Karate.
Gaspare, – che è una persona squisita, di grande cultura, amabile compagnia, sempre tranquillo e sereno – , quando insegna le arti marziali lo fa con una facilità e profondità che mostra quanto sia indiscutibilmente ampio questo mondo, e di come intimamente lui le padroneggi, mi verrebbe da dire, da sempre.
La grande cultura di Gaspare sul mondo orientale non si limita alle arti marziali, la sua vasta conoscenza e padronanza della storia orientale, lo porta, inevitabilmente direi, ad essere anche un profondo interprete e conoscitore esperto dell’Yijing, il libro dei mutamenti nato in Cina migliaia di anni fa.
Il suo contributo alla stesura del presente libro è stato l’albero maestro attorno al quale Stefano e il sottoscritto abbiamo cercato di portare il nostro umile contributo.
Ho conosciuto Stefano in palestra, facevamo un allenamento una domenica mattina, ero stato invitato a parteciparvi da Gaspare. Quello fu il mio primo incontro con Stefano, poi col tempo, frequentando la palestra, ci siamo conosciuti meglio e di lui ho scoperto lati inaspettati, nonostante che la sua occupazione sia nell’ufficio di una grande azienda, una delle sue grandi passioni è la storia.
Parlando con lui di un qualsiasi argomento, riesce con grande cultura e capacità a collegare gli avvenimenti e spiegare gli eventi di un qualsiasi periodo storico lo porti il discorso, con una profondità e quantità di notizie e situazioni accadute veramente unica, così come conosce la vita di una moltitudine di grandi personaggi che in un
qualche modo hanno fatto storia.
Nel comporre questo libro, abbiamo avuto modo di vederci molto e parlando di un argomento veramente smisurato come l’Yijing, tutta la sua grande cultura si è manifestata, e il contributo da lui portato alla stesura del testo è stato veramente insostituibile.
Dedico con piacere questo libro alle mie care figlie Elisa e Rita.